bolla dei tulipani

La Vera Storia Della Prima Crisi Finanziaria Del Mondo!

L’Inizio

La bolla dei tulipani del 1637 fu la prima grande crisi economica. Le varietà rare di questo fiore vennero considerate merce di lusso, desiderate dalla borghesia e dai ricchi mercanti

La domanda superò ben presto l’offerta a causa della lenta nascita di nuovi fiori ed i prezzi delle specie più ricercate vennero spinti in alto. All’epoca si arrivò a considerare il bulbo del tulipano come un solido investimento per il futuro

Le contrattazioni avvenivano in aste tenute nelle diverse città olandesi. Il dominio delle vie marittime favorì lo sviluppo di questa bolla: non solo gli appassionati più ricchi ma anche commercianti meno abbienti iniziarono a partecipare alle trattative sui bulbi anche di specie comuni.

Arrivano i contratti “futures”-> DISTORSIONE DELLA REALTA’

L’interesse fu tale che si cominciò a prenotare presso i coltivatori, i bulbi ancora “in terra” tramite l’introduzione di contratti con prezzi fissati da liquidare alla scadenza, ciò consentiva di tenere aperto il mercato di vendita tutto l’anno e non solo durante l’estate (quando i bulbi venivano dissotterrati)

Significa che si negoziavano i “diritti sul bulbo”, cioè i futures di tulipani, pagando un acconto al momento e saldando il restante alla fioritura. Da sottolineare che mancavano controlli sia sul venditore –aveva davvero i bulbi?– e sia sull’acquirente –aveva i soldi per pagare?

Gli acquisti con consegna futura erano fatti per lucrare sull’aumento dei prezzi dal momento della “firma” del contratto alla consegna. La speranza guadagno facile, alimentò la continua crescita dei prezzi, che si slegarono dalla realtà dando luogo ad una “bolla”. Ciò si intuisce bene dal commento di un cronista dell’epoca: un fiore di tulipano del valore di 3000 fiorini si poteva scambiare (nel gennaio 1637 -al culmine della bolla-) con un enorme quantità di merci come:”8 maiali grassi, 4 buoi grassi, 12 pecore grasse, 24 tonnellate di grano, 48 tonnellate di segale, 2 botti di vino…“.

Il panic sell-> la rovinosa caduta

Indice del costo dei tulipani
Indice dei prezzi dei tulipani

Nei giorni successivi, la febbre dei tulipani si trasformò in panico: bastò che ad Haarlem un’asta di bulbi andasse deserta per provocare panic selling e far precipitare i prezzi in tutto il paese. Le forti richieste di vendite scatenarono il crollo del mercato dei tulipani. In tale situazione, chi aveva acquistato i contratti dei bulbi, si ritrovò obbligato a pagarli una cifra molto più alta rispetto ai prezzi del momento, a vantaggio dei contadini (possessori dei bulbi) che da parte venditrice, avevano il diritto di venderli a prezzi elevatissimi nonostante non valevano più nulla, ciò portò i commercianti a svendere a qualsiasi prezzo.

La lobby dei commercianti, gravemente colpita, spinse la giustizia Olandese a decidere la trasformazione dei futures in contratti di opzione. L’acquirente del contratto (commerciante) fu perciò autorizzato a non onorare l’impegno (verso i coltivatori) pagando solo una penale del 3,5% del prezzo fissato all’inizio.

PERCHE’ UN’AZIENDA SI QUOTA IN BORSA?